M5S in crisi a Chioggia: è un altro caso Pizzarotti?

Gpl Alessandro Fusco

Chioggia. A giugno le elezioni comunali a hanno consegnato alla “piccola Venezia” un sindaco a 5 stelle. È l’architetto Alessandro Ferro. Il neo sindaco aveva puntato la sua campagna sul ‘no’ alla costruzione di un deposito gpl destinato a servire tutto il nord Italia. Oggi quelle del sindaco sembrano distanti promesse. Incombe un’eventuale richiesta di danni che potrebbe toccare i 20 milioni, nel caso l’impianto non vedesse la luce.

No Gpl

Il comitato del “No Deposito GPL” è pronto a insorgere: uno schema che sembra ricalcare quanto successo con Federico Pizzarotti a Parma, eletto sindaco anche grazie alla promessa di chiudere l’inceneritore di Ugozzolo, poi disattesa. Ma non è l’unico problema con cui è alle prese il sindaco. Sul territorio cresce la protesta per l’eventualità che l’ex base militare di Ca’ Bianca possa essere destinata all’accoglienza dei migranti.