Costantino della Gherardesca: “Ho usato la droga. Chi lo fa cerca di rispondere a problemi più profondi”

giovani droga

Costantino della Gherardesca commenta la prima parte del reportage Babyricchi e racconta il suo rapporto con le droghe.

“Ho usato la droga per riuscire ad affrontare alcuni problemi. Caderci significa che ci sono problemi precedenti più profondi. Quando ero ragazzino la droga aveva ancora un valore di contestazione, quasi ideologico. Oggi rimane un valore farmacologico, nella mia generazione quelli che sono rimasti vittime della droga sono quelli che la usavano come farmaco. In Italia secondo me il problema della droga è meno grave rispetto ad altri paesi europei.”

Il pensiero di Galimberti sulle droghe

“Io non distinguerei le droghe in leggere e pesanti ma in eccitanti e anestetizzanti. I giovani vogliono soprattutto anestetizzarsi dalla loro insignificanza sociale, nessuno li chiama per nome, nessuno li convoca, nessuno li prospetta un’attività lavorativa. In un contesto di questo genere meglio vivere di notte che di giorno.

Le droghe eccitanti invece rispondono all’esigenza di performance richiesta dalla nostra società nel mondo del lavoro. Queste droghe servono anche per provare emozioni come se le emozioni non appartenessero più al corredo emotivo di un giovane ma avessero bisogno di stimoli. Siamo di fronte ad una gioventù che o si anestetizza per non sentire la propria insignificanza o deve provare delle sensazioni forti che naturalmente non riesce a sentire”.