M, Di Cesare sui campi di sterminio e i centri di accoglienza

Donatella Di Cesare sui campi di sterminio e i centri d’accoglienza. Il pensiero della filosofa a M, nuovo programma sperimentale di Michele Santoro: “C’era un grande consenso, non possiamo negarlo. Soprattutto dal 1933. Intere università, grandi luminari si iscrivono al partito nazista”

Di Cesare sui campi di sterminio

“C’è una differenza tra Italia e Germania nella lettura della figura di Hitler. Ho la sensazione che da noi sia molto più demonizzata mentre in Germania è molto più storicizzata. Lo vedono come un grande capo di governo che ha goduto di un enorme seguito” – spiega Donatella Di Cesare – “L’idea che nel 1945 tutto cambia non vale per la Germania. In molti vivono la sconfitta come una sconfitta immeritata, militare ma non politica”.