Chiara Appendino indagata per falso, l’esposto alla Corte dei Conti

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Il debito 'fantasma' di 5 milioni di euro verso Ream

La sindaca di Torino Chiara Appendino è indagata dalla Procura di Torino per falso in relazione al bilancio 2016. Il reato si inserisce nell’ambito dell’inchiesta sull’area ex Westinghouse, per un debito ‘fantasma’ di 5 milioni di euro verso Ream scomparso dalla rendicontazione. L’indagine era stata aperta nei mesi scorsi in seguito a un esposto dei capigruppo di opposizione Alberto Morano (lista Morano) e Stefano Lo Russo (Partito Democratico). L’inchiesta della procura di Torino riguarda anche il capo di gabinetto Paolo Giordana e l’assessore al bilancio Sergio Rolando.

Appendino indagata: ecco le carte

In esclusiva vi mostriamo le carte dell’esposto alla Corte dei Conti da cui è partita l’inchiesta della Procura. L’ipotesi è che dal bilancio di Palazzo Civico sia stato espunto un debito di 5 milioni verso la società Ream e che l’operazione sia avvenuta all’insaputa dei revisori dei conti.

Il primo cittadino di Torino ha così spiegato la sua posizione sulla propria pagina Facebook:

Vi comunico che mi è appena stato notificato un avviso di garanzia dalla Procura di Torino per la vicenda Ream.

Sono assolutamente serena e pronta a collaborare con la magistratura, certa di aver sempre perseguito con il massimo rigore l’interesse della Città e dei torinesi.

Desidero essere ascoltata il prima possibile al fine di chiarire tutti gli aspetti di una vicenda complessa relativa all’individuazione dell’esercizio di bilancio al quale imputare un debito che questa Amministrazione mai ha voluto nascondere.

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