M, Claudio Castrogiovanni è Tommaso Buscetta

Il Boss dei due mondi al centro della scena

Dopo Giulio Andreotti ed Enrico Berlinguer, è Tommaso Buscetta – interpretato da Claudio Castrogiovanni – a prendere il centro della scena nella terza puntata di “M” di Michele Santoro dedicata al caso Moro. Il boss di Cosa Nostra è considerato il primo grande pentito di mafia: le rivelazioni fatte a Giovanni Falcone hanno permesso di conoscere la struttura della Cupola e le leggi interne che la governano. Buscetta è anche il principale accusatore di Giulio Andreotti, che indica come l’anello di congiunzione tra una parte della Mafia siciliana e le Istituzioni e l’uomo nel cui interesse viene ucciso il direttore di O.P. Mino Pecorelli.

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M di Michele Santoro, Claudio Castrogiovanni è Tommaso Buscetta

Il “Boss dei due mondi” è il primo a disegnare un intreccio che collega il caso Moro con la morte di Pecorelli e Cosa Nostra. Al centro del mistero ci sono gli scritti dalla prigionia di Moro, che compongono il cosiddetto Memoriale: quelle carte sono incomplete, come sosteneva Pecorelli? Quale verità indicibile contenevano? Nella loro gestione Andreotti – uscito assolto dalle accuse rivolte nei suoi confronti da Buscetta – si è mosso nell’interesse dello Stato o per salvaguardare il suo prestigio?