Maria Fida Moro a ‘M’: “La sorte di papà era segnata”

Le parole della figlia del presidente della Democrazia Cristiana

“Il caso Moro era scritto dai tempi di Yalta, così come tutte le altre stragi avvenute in Italia e non solo. Per arrivare al risultato che abbiamo sotto gli occhi oggi”. A parlare è Maria Fida Moro, figlia del presidente della Democrazia Cristiana ucciso dalle Brigate Rosse, ospite dell’ultima puntata di ‘M’ di Michele Santoro in onda su Rai 3. “Papà, come altri, lavorava solo a fin di bene. Era inevitabile che sarebbe stato ucciso, potevano farlo in modo meno crudele. Sono convinta che non solo era una sorte segnata la sua ma alla fine i più cattivi con lui sono stati coloro che avrebbero dovuto volergli bene”, spiega al centro dello studio.

Maria Fida Moro ospite di Michele Santoro

Nel modo in cui è stato eseguito l’agguato di via Fani era già scritto il finale di quella storia. Si poteva prendere Moro in un modo molto più semplice. Maria Fida Moro prosegue così il suo racconto: “Davvero, non era necessario uccidere cinque persone innocenti. Per impedire cosa poi? Una trattativa che non ci sarebbe stata comunque?”, chiede la figlia del leader Dc alludendo ad un tentativo di salvare il padre mai davvero perseguito dalle forze in campo.

E ancora: “Sarebbe stato molto più giusto se anche papà fosse stato ucciso con un bel colpo in testa invece che con undici proiettili intorno al cuore lasciandolo agonizzante, in quella maniera terrificante. Senza il delitto Moro anche l’Europa sarebbe stata diversa”. Poi un passaggio alla stretta attualità: “Se questo appena insediatosi è davvero il governo del cambiamento come dicono, allora applichi la legge a favore delle vittime del terrorismo anche per Aldo Moro“.

M, caso Moro: rivedi tutte le puntate

Moro, la quarta puntata di M di Michele Santoro

Moro, la terza puntata di M di Michele Santoro

Moro, la seconda puntata di M di Michele Santoro

Moro,la prima puntata di M di Michele Santoro