Corruzione, Raffaele Marra condannato a 3 anni e 6 mesi

Il Rasputin del Campidoglio condannato per due assegni da 367 mila euro ricevuti dal costruttore Scarpellini

La vicenda riguarda due assegni circolari da 367 mila euro, staccati nel 2013 dall’immobiliarista e intestati alla moglie di Marra: i giudici hanno stabilito che quella somma, poi utilizzata per l’acquisto di un appartamento in via dei Prati Fiscali, era una mazzetta e non un prestito fra amici, come sostenuto invece dalla difesa dell’imputato. Marra aveva restituito la somma al costruttore solo quattro anni più tardi, a processo in corso.Nel 2009 Marra era riuscito a ottenere un forte riduzione sul prezzo di acquisto di un appartamento in zona Eur: valutato 1,2 milioni di euro, l’immobile era stato pagato dall’ex funzionario comunale solo 700 mila euro, con uno sconto di mezzo milione. Sull’episodio è scattata la prescrizione, ma i magistrati l’hanno ritenuto importante per far luce sulla vera natura dei rapporti fra Marra e Scarpellini.

Marra è stato anche figura chiave del processo che ha coinvolto Virginia Raggi per la promozione concessa a Renato Marra, fratello di Raffaele, da cui a sindaca è uscita assolta. L’ex funzionario capitolino dovrà risarcire il Campidoglio per 100 mila euro e i giudici della II sezione penale hanno disposto la confisca dell’appartamento di via dei Prati Fiscali.