Selfie e pistole, nuova opera di street art contro la legittima difesa di Salvini: il video esclusivo

In piazza Vittorio a Roma l'opera satirica di Sirante contro la legge sulla legittima difesa. Il video della realizzazione dell'installazione

Nuovo blitz di Sirante, questa volta contro la legittima difesa di Matteo Salvini. Lo street artist romano – famoso per I Bari, rivisitazione satirica del dipinto di Caravaggio con Di Maio, Salvini e Berlusconi – nella notte tra il 4 e il 5 febbraio ha realizzato una nuova installazione a Roma, in piazza Vittorio Emanuele. Le telecamere di Servizio pubblico hanno ripreso l’artista alle prese con la sua opera.

L’appuntamento è poco dopo la mezzanotte. Zero parole, solo gesti e un’indicazione: “Salvini ha dei volantini”. Questa volta la satira del Banksy romano si scaglia contro la proposta di legge sulla legittima difesa, che nelle prossime settimane sarà al suo ultimo passaggio in Senato. Per l’artista è una legge in linea con la “scia di insegnamenti all’odio del ministro degli Interni”, si legge sui volantini che accompagnano un cartonato di Matteo Salvini mentre si fa un selfie, indossando una felpa con la scritta Polizia. Di lato una teca con sei pistole, un bollino del Viminale e un avvertimento: “Non siamo in grado di garantire la tua sicurezza, proteggiti. Ogni abuso verrà giustificato e premiato”.

A Roma l’opera di street art contro la legittima difesa di Salvini

L’installazione provocatoria di Sirante attacca “una legge molto pericolosa che dà il via alla corsa per la detenzione di armi che mette a rischio la sicurezza di tutti noi e attacca principi giuridici. Più armi – si legge ancora sui volantini a corredo dell’opera – vi sono in circolazione più la società si sentirà insicura. Voi che credete che più armi in circolazione significhino sicurezza guardate all’America, guardate alla migliaia di vite spezzate ogni anno”.

A raccontare del blitz è lo stesso artista sui suoi social: “il binomio odio/armi dovrebbe fare paura a tutti”, scrive nel post Facebook con le foto dell’opera che è già stata rimossa.