Alba Parietti, “Io col socialismo nel sangue. La sinistra è femmina, ma non vuole le donne”

In occasione della festa della donna, Alba Parietti parla alle telecamere di Servizio Pubblico

“Faccio politica da quando sono nata. Ho nel sangue il socialismo di mio nonno, mio padre era un partigiano, non voterei a destra neppure se mi facessero un contratto milionario. Chi c’è più a sinistra di me? Eppure nessuno mi ha mai chiesto di candidarmi. Perché la sinistra non ha una donna rappresentativa?”.  Alba Parietti parla alle telecamere di Servizio Pubblico. Da donna e di donne. Perché, a oltre un secolo dalla prima giornata internazionale della donna, l’otto marzo ci ricorda ancora che “la società ci chiude le porte in faccia e siamo la categoria più discriminata in assoluto” perché “prive di una rappresentanza che non sia omologata al potere maschile”.

Dal movimento #metoo partito dall’America “ma approdato in Italia come farsa televisiva”, al tetto di cristallo che impedisce alle donne,  vincenti a scuola ma perdenti a lavoro, di raggiungere i vertici del potere, a Emma Bonino, Alba Parietti descrive una sinistra a netta dominazione maschile, nonostante “l’ideologia di sinistra sia femmina perché è per la difesa dei diritti dei più deboli. E le donne, per vocazione naturale, stanno sempre da quella parte”.

GUARDA ANCHE > 8 marzo, le donne in piazza per il lavoro: “Licenziata al 7 mese di gravidanza”