Luca Casarini: “Sul mercantile non ci sono pirati, ma persone in fuga”

Il capomissione della ONG Mediterranea fa un appello a Servizio Pubblico: "Non si tratta di pirateria ma sono persone che secondo tutte le convenzioni hanno il diritto di essere soccorse e portate in un luogo sicuro in Europa, perché stanno scappando da stupri e torture"

Luca Casarini ha inviato un video a Servizio Pubblico sull’odissea della El Hiblu 1, la nave turca battente bandiera di Palau con a bordo 108 persone fuggite dai lager libici, che secondo il ministro dell’Interno è stata dirottata “non da naufraghi ma da pirati”.

Salvini dice che è un caso di pirateria nel Mediterraneo, mentre secondo Luca Casarini si tratta di migranti in fuga da lager libici, che il diritto internazionale tutela imponendo la loro accoglienza nel primo paese di approdo. “Non si tratta di pirateria ma sono persone che secondo tutte le convenzioni hanno il diritto di essere soccorse e portate in un luogo sicuro in Europa, perché stanno scappando da stupri e torture. Quindi noi come Mediterranea abbiamo chiesto il soccorso da parte dell’Unione Europea e il divieto di respingere queste persone da dove sono scappate”, dice nel video.

Luca Casarini  ha mandato questo commento dalla nave Mare Jonio della ONG Mediterranea, che il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella e il sostituto Cecilia Baravelli hanno appena dissequestrato per “cessate esigenze probatorie, dopo gli accertamenti della Guardia di finanza”. La nave era stata bloccata dopo aver salvato, a 46 miglia dalla costa libica, 50 migranti e dopo essere approdata al molo di Lampedusa.

La conferma del provvedimento è arrivata anche dalla stessa ong. “Felici di annunciare che Mare Jonio è libera. Ci è stato notificato dalla Procura di Agrigento il dissequestro della nave. Andiamo avanti. A testa alta”, scrive Mediterranea in un tweet.

Leggi anche: Polemica sull’immigrato che vorrebbe uccidere Salvini. Vauro: “È strumentalizzazione”