Addio a Bordin, Giulietti (FNSI): “Era l’emblema dell’articolo 21 della Costituzione. Salviamo Radio Radicale, la casa delle lingue”

Bordin era una voce libera, era l’emblema dell’articolo 21 della Costituzione, perché difendeva con asprezza la sua libertà da ogni bavaglio”. Così Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione Nazionale della Stampa, ha ricordato Massimo Bordin, ex direttore di Radio Radicale che si è spento oggi dopo una lunga malattia, in un momento non facile per la storica emittente che rischia di non vedere rinnovata la convenzione con la Rai per il servizio pubblico. “Ho avuto modo in passato di litigare con Radio Radicale, di dissentire con le posizioni dei radicali anche in merito all’informazione, ma quella è una casa delle  delle diversità, plurale, in cui si sono espresse le voci più distanti, un luogo che le lingue le aggiunge. Quando invece cominci a tagliarne una perché non ti piace stai colpendo la libertà di stampa”, continua Giulietti. “Vedo che in queste ore c’è un contrasto all’interno del governo, qualcuno dice ‘salviamo  Radio Radicale’. Spero che queste voci crescano e si manifestino perché l’idea di chiudere Radio Radicale, il Manifesto, l’Avvenire è un’idea barbara. Quando metti a rischio la libertà di tutti”.