Borghezio: “Siri? I faccendieri non devono stare nel governo”

Mario Borghezio, storico esponente della Lega federalista e a lungo luogotenente di Umberto Bossi, è stato escluso dalle liste del Carroccio in vista delle europee.
In questa terza parte dell’intervista rilasciata a Guido Ruotolo dice la sua sul caso Siri e racconta la trasformazione del partito dall’era Bossi a quella Salvini, insieme agli scandali giudiziari che l’hanno segnata:

“Oggi il partito di Salvini è a forte trazione personale, io sono stato l’unico capo storico indipendentista a dare il viatico a Salvini. Oggi ritengo di non avere sostanzialmente sbagliato, anche se devo considerare con enorme preoccupazione il rischio di un’omologazione e indebolimento degli anticorpi necessari come il radicamento territoriale. Un esempio? Ci avviamo a fare un gruppo in Europa con Vox, espressione della destra spagnola, che è l’antitesi dei movimenti indipendentisti: Salvini fini ieri ha sempre proclamato la nostra vicinanza ai catalani, e questo è un equivoco. Persino la Lega di oggi, fortemente ministerializzata e condizionata dal centro – sud, non può dimenticare le sue origini “.

Sul caso Siri ha parole durissime: “Io non conosco le carte, ma credo che i faccendieri non debbano entrare nella formazione del governo. Siri? Si dice che lo sia”.