Carla Cantone: “Il lavoro è democrazia. I sindacati si uniscano per tutelare i diritti”

Oggi lavora soltanto il 62% dei giovani, significa che uno su tre non ha lavoro, il nostro tasso di occupazione è tra i peggiori d’Europa. Cosa si festeggia il primo maggio? Carla Cantone, ex pasionaria del Sindacato pensionati italiani (SPI-CGIL) parla alle telecamere di Servizio Pubblico di lavoro, salario minimo, sindacati e sinistra. “È una giornata in cui si ricordano le conquiste dei lavoratori”, e anche se il lavoro è cambiato “si difendono i diritti che vengono messi in discussione”. “La disoccupazione non diminuisce ma soprattutto non c’è lavoro per i giovani”.

“Il lavoro è democrazia, il lavoro è libertà” dice Cantone, oggi parlamentare del Pd e in commissione Lavoro alla Camera. “Non risolvi il lavoro dei giovani con il reddito di cittadinanza” secondo la deputata che ammette “la nostra opposizione forse è un po’ silenziosa, ma c’è”.

E sul salario minimo avverte: “Il tema è capire se il salario minimo legale viene contrattato o meno, il ruolo dell’organizzazione sindacale non può essere cancellato. Nove euro l’ora possono andare bene per chi non ha un contratto di lavoro oggi ma sono previste le indennità, le tredicesime, le quattordicesime? Altrimenti quei nove euro non sono reali“. Possibile apertura sui temi del lavoro al M5s? “Non lo so, non vorrei essere considerata una redente, come ha accusato Di Maio. Io sono una peccatrice“, chiude Cantone.

I sindacati? “Penso che il nostro paese per i problemi che ha abbia bisogno sia utile, anzi indispensabile arrivare ad un sindacato unitario, non dico unico”