Il Marziano e la Venusiana

Secondo alcuni, Marino è politicamente colpevole per la faccenda delle cene anche se la magistratura lo ha assolto. Ma se è così, allora la Raggi?

L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino è a Filadelfia e in un’intervista a La Stampa ha detto che non tornerà nella Capitale prima di Pasqua perché ha i suoi pazienti da seguire. Ma in effetti fa bene a non tornare: almeno evita di avvelenarsi il sangue e di “sparare sulla Croce Rossa”, come ha detto riferendosi a Renzi e Orfini.

E soprattutto, in attesa di leggere le motivazioni della sentenza della Cassazione che lo ha assolto perché “il fatto non sussiste”, evita di sentire che c’è chi dice che comunque le 56 cene a spese del Comune le ha fatte, quindi il giudizio politico nei suoi confronti rimane. Ed è negativo. Perché Marino sarebbe colpevole davanti al popolo di aver fatto qualcosa che un tribunale non ha ritenuto un reato.

Leggi anche: Razzismo, Pier Luigi Bersani: “Se si mollano i princìpi, qui finisce a botte!”

Questo tipo di affermazioni ha sempre un grandissimo successo presso quelle Agenzie del Risentimento che hanno accompagnato l’ascesa del MoVimento 5 Stelle al potere prima a Roma e poi al governo. E che però non hanno nulla da segnalare, in materia di responsabilità politica, quando invece scoppiano casi come quello di Marra, di Lanzalone o di De Vito.

Eppure se parliamo di responsabilità politica in senso lato, quando chiami un avvocato da Livorno per gestirti una pratica alla Mr. Wolf e quello prima si fa “catturare” da Parnasi e poi ne approfitta per costruire una rete di relazioni e consulenze allegre sotto ai tuoi occhi, un pochino responsabile politicamente dovresti sentirti.

Così come se per far funzionare la macchina del Comune decidi di affidarti a un dirigente già piuttosto chiacchierato e in seguito persino considerato dai compagni di partito “un virus che ha infettato il MoVimento”, quando arriva la procura ad arrestarlo, un pochino responsabile politicamente dovresti sentirti.

Infine, se la persona che scegli per la carica più importante dell’Assemblea Capitolina finisce invischiato in una serie di accuse che riguardano proprio i progetti che hai licenziato in un’orgia di conferenze stampa come tutto bello, bello, bellissimo, non è che dovresti sentirti un pochino responsabile politicamente: dovresti proprio svegliarti nel cuore della notte urlando.

E invece no. Il Marziano che è arrivato a Roma dopo quello di Flaiano è politicamente colpevole in attesa di leggere dalla Cassazione perché non lo è giuridicamente. La Venusiana che è atterrata in Campidoglio invece passava di lì per caso, aspettava l’autobus (che tanto non arriva), alla fin fine, pòra stella, lei che ne sa.

Da qualche anno ormai in Italia va di moda la politica degli struzzi. Passerà, e farà pure un bel botto. Ma a Roma intanto la vigna dei cojoni è sempre aperta.

Animazione di Lapo Tirelli

Copertina: immagine di Marino Marziano di Bobo Artefatti

Leggi anche: Casalotti antifascista: “Qui c’è un problema di servizi e criminalità, ma la destra specula sui rom”