Sanità in Umbria, Bianconi: “Sistema clientelare, cariche lottizzate per accontentare tutte le correnti del Pd”

Un  sistema di assunzioni pilotate nella sanità per accontentare tutte le “correnti” del Pd in una delle regioni fortino della sinistra, l’Umbria, rossa dal 1970. È la fotografia scattata da una maxi inchiesta della Procura di Perugia che, racconta Giovanni Bianconi, giornalista del Corriere della Sera, ha messo in evidenza un vero e proprio “sistema di potere spartitorio, chiuso, all’interno del quale il merito è aleatorio, anzi assente”.

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A finire sotto la lente degli inquirenti sono state otto procedure concorsuali. “Secondo i magistrati la politica assume dirigenti che gestiscono le assunzioni in maniera clientelare” spiega  Bianconi. A quella spartizione se ne somma un’ulteriore: “Quella tra le due anime originarie del Partito Democratico, Ds e Margherita”, cui fanno capo rispettivamente la governatrice dell’Umbria Catiuscia Marini, attualmente indagata, e Giampiero Bocci, segretario regionale del Partito democratico ed ex sottosegretario all’Interno dei governi Letta, Renzi e Gentiloni, finito agli arresti domiciliari con l’accusa di aver condizionato tre procedure di selezione del personale dell’Azienda ospedaliera.

Quest’ultimo era stato anche il candidato che alle primarie per le regionali aveva avversato la futura presidente Marini. “Dalle carte risulta che lei ne raccomandava alcuni tramite il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Perugia da lei nominato, Duca, mentre Bocci ne raccomandava altri, portati avanti da Maurizio Valorosi, direttore amministrativo, e dall’ex assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, ora finito agli arresti.