Europee, De Masi: “M5S e Pd si uniscano e combattano Salvini nel nome della sinistra”

“Questo è il governo più a destra che abbiamo avuto e ci porterà più a destra di quanto siamo mai stati dicevo mesi fa” spiega il sociologo Domenico De Masi, a lungo vicino al M5S e poi allontanatosi pubblicamente dalle posizioni dei pentastellati alla vigilia dei voti “e questo scenario si è puntualmente verificato”.

Nonostante la batosta per il Movimento 5 Stelle, che ha raccolto solo il 17.07% rispetto al 32% delle scorse elezioni politiche De Masi non vede una crisi di leadership:

Di Maio è l’unico uomo politico venuto fuori negli ultimi 10 anni. Ha 32 anni e sta dimostrando capacità di statista straordinarie per la sua età. A 26 anni era vicepresidente della Camera, altro che università. Di Battista? Non ha la struttura. Nel movimento 5 stelle 1/3 del movimento è populista, 1/3 è di destra, 1/3 è di sinistra. Di Maio ha fatto la politica più di sinistra che si è vista negli ultimi 30 anni, basti pensare al decreto dignità, il reddito di cittadinanza, presentazione di una legge per il salario minimo, tutti provvedimenti che avrebbero dovuto raccogliere il favore delle forze di sinistra”.

Proprio in questa chiave il sorpasso del Pd sul M5S, contestualmente al trionfo della Lega, riporta al centro del dibattito un possibile asse fra il Movimento e il partito guidato da Zingaretti:

“5 stelle e Pd non avranno da soli la forza di scalzare Salvini da solo, l’unica possibilità è combattere insieme nel nome della sinistra” spiega De Masi “Renzi e Calenda devono fondato il loro partito neoliberista, senza snaturare il Pd, che è socialdemocratico; il Pd potrebbe ritornare intorno al 18-20%, lo stesso processo deve avvenire nel M5S, che deve depurarsi delle persone che hanno il cuore con Salvini”.

 

“Dopo Orban detiene il maggior consenso in Europa, è il capo della destra europea: i vari cospiratori mondiali a favore della destra hanno puntato su un cavallo sicuro