Primo maggio tra gli studenti-lavoratori: “Il futuro? All’estero o precari a vita. Ma questa festa non si tocca”

Primo maggio tra gli studenti-lavoratori, cosa pensano del futuro i ragazzi della generazione che a breve si affaccerà al mondo del lavoro? “Saremo precari a vita. Ma questa festa ha ancora un senso”, dice alle telecamere di Servizio Pubblico una 25enne di Roma. Qui sul piazzale che ospita il concertone del Primo maggio non c’è aria di lotta politica, ma se parli di lavoro i ragazzi non si tirano indietro, anzi.
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“Stare qui è un modo per mostrare che siamo tanti, e siamo tanti a volere che le cose cambino”, dice un’aspirante maestra mentre dietro continuano a fare le prove del Concertone del Primo maggio a Roma. Tutti studiano e lavorano o in alternativa ambiscono ad andare fuori dall’Italia, anche per studiare da parrucchieri.